Le amfetamine: pericolose trappole per i più deboli!
Le amfetamine, o amine simpaticomimetiche, sono droghe molto di moda nello sport e nello spettacolo già fin dalla seconda metà del secolo scorso.
Le amfetamine per dimagrire? No grazie!
Note per i loro effetti collaterali devastanti, le amfetamine vengono utilizzate per la loro capacità di dare euforia e senso di benessere, avvertire di meno il senso della fatica, aumentare la soglia dell’attenzione e quindi migliorare le capacità intellettive e ridurre il senso di fame, il tutto enfatizzato da una sensazione di potere e superiorità.
A livello neuronale le amfetamine competono con la noradrenalina per l’attivazione del sistema nervoso e inibiscono le MAO, ovvero gli enzimi deputati allo smaltimento della noradrenalina stessa e delle altre monoamine.
Il risultato della loro azione si traduce in una elevata secrezione nervosa di norepinefrina, che porta ad un’intensificazione dell’attività cardiaca, muscolare e metabolica.
La norepinefrina è un potente mediatore della risposta dell’organismo “lotta o fuggi”, quindi quando è intensamente attivata, tutto il corpo risponde attivando e innalzando i suoi consumi per poter, attraverso la scarica di adrenalina e noradrenalina, “lottare contro il nemico” o “fuggire a gambe levate”.
Amfetamine pericolose.
Le amfetamine non fanno altro che simulare e prolungare artificialmente una situazione che per il corpo è di assoluta emergenza!
Nonostante le conoscenze sugli effetti collaterali che queste droghe possono recare al nostro organismo, sono ancora molti i professionisti, sia medici che non, che fanno assumere ai loro assistiti pastiglie o beveroni o sostanze galeniche contenenti sostanze amfetamino-simili per ottenere risultati dimagranti in tempi brevi, senza tener conto della salute che può venire seriamente compromessa!
L’effetto della droga tanto veloce quanto l’ormone che viene stimolato e quindi già nel giro di poche settimane si iniziano a perdere dei chili.
Ma come si difende il neurone da questo abuso di ormone?
Sopprimendo man mano i recettori del neurotrasmettitore, nel tentativo di ridurre il continuo stimolo a cui devono rispondere.
Così dopo qualche mese o anno, l’effetto si annulla e il farmaco viene sospeso, ma ciò che resta è la completa alterazione di tutti i meccanismi di segnale correlati al pondero-stato: il corpo, non essendo riuscito a controllare la perdita di peso, desidera riacquistare tutto ciò che ha perso con gli interessi!
Il guaio peggiore non è il recupero dei chili persi, ma la continua tendenza a ingrassare che l’ipotalamo non riesce più a contrastare in quanto completamente alterato dall’uso prolungato di quella droga.
In questi casi, il recupero dell’omeostasi dei centri nervosi diventa un percorso arduo e pieno di ostacoli e delusioni.
Il messaggio importante è quello di diffidare di qualunque prodotto che non abbia esposte tutte le sostanze in modo chiaro o che potrebbe contenere in qualche modo amfetamine.
La frustrazione causata dall’obesità, la debolezza umana o semplicemente la voglia di dimagrire in modo facile e senza sforzi possono indurre alla speranza del funzionamento e dell’efficacia di tali sostanze, ma ciò che deve essere messo al primo posto è sempre la salute del paziente!
Le amfetamine sono vietate dalla legge italiana!
Non cadiamo nella trappola della debolezza: impegniamoci a difendere la nostra salute con una sana alimentazione!
Responsabile Studio Nutrilab
Dott. Francesco Garritano
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