Che ruolo ha il Selenio per la nostra alimentazione?

Che ruolo ha il Selenio per la nostra alimentazione?

Il selenio è importante per l’attivazione dell’enzima di conversione (deiodasi) di T4 in T3 a livello tissutale. E’ indicato assumerne 200 microgrammi/die. Esso ha un effetto antiossidante e protettivo sulla cellula, è in grado di antagonizzare il danno cellulare in corso di tiroidite di Hashimoto e di correggere  eventuali danni che la ghiandola può ricevere. In soggetti con tiroidite autoimmune, infatti, esso è in grado di ridurre i livelli di TSH e anche quelli degli anticorpi anti TPO. Il selenio porta ad una miglior funzione della L-tiroxina (la conversione in rT3 dipende dal selenio). Un’alimentazione depauperata di selenio aumenta il rischio di insorgenza di tiroidite autoimmune.

Come trattamento è presente  il selenio anorganico: viene incorporato velocemnte negli enzimi selenio-dipendenti, viene eliminato da reni e polmoni e non si deposita in tessuti (NaSel). Le formulazioni organiche, specie legate ad aminoacidi come selenio-metionina, seleniocisteina, sono presenti in commercio a dosaggi di 50-100 microg come integratori e rappresentano la forma con maggiore biodisponibilità. Nella maggior parte degli integratori il selenio si presenta in un bilanciato compromesso tra forma anorganica e forma organica per aumentare al massimo l’efficacia.
Il selenio agisce anche bene in associazione col glutatione liposomiale. Il glutatione è il principale antiossidante nell’organismo . Esso è composto da una molecola di acido glutammico, L’Cisteina e Glicina.
Essenziale per la corretta funzione immunitaria, la diminuzione dell’infiammazione e la corretta disintossicazione del fegato, la corretta conversione di T4 in Ft3, opera in continuazione  per produrre i nostri ormoni tiroidei. Quando  la tireoglobulina combina una molecola di iodio con la tirosina, si vengono a generare specie reattive dell’ossigeno (ROS) (stress ossidativo), ed è proprio qui che il glutatione interviene per detossificare l’ambiente. Il glutatione liposomiale è la forma sintetica di questo antiossidante assumibile per via orale e più biodisponibile. Permette quindi di ridurre gli anticorpi antitiroidei, ottimizzare la conversione  di T4 in Ft3 e diminuire la stanchezza, la perdita di capelli e gli squilibri ponderali.
Bisogna non assumere il selenio con la vitamina C: ne riduce l’assorbimento; mentre la vitamina E ha azione sinergica con esso.

Il sovradosaggio di selenio può essere causa di selenosi, una condizione caratterizzata dalla presenza di numerosi problemi (caduta di capelli, sbiancamento delle unghie con presenza di macchie, stanchezza, irritabilità, apatia, ritardo nella cicatrizzazione, odore di aglio nell’alito e nel corpo, turbe gastroenteriche, mielite ecc.). Intossicazioni gravi di selenio (per esempio provocate da scarichi di attività industriali) possono provocare patologie epatiche e cardiomiopatie.

Dott. Francesco Garritano

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    Duntas LH
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