La moda del mese di gennaio per recuperare dagli “errori del passato” sulla tavola, ma non solo, sono le diete “frullato”, chiamate anche diete crash. Ma come si può vivere e stare in salute bevendo soltanto tre frullati al giorno? Inoltre, questi cosa contengono? Scopriamolo insieme!
Ne usciremo migliori oppure peggiori da questa pandemia?
Come dico sempre ai miei pazienti, siamo sicuri che ne usciremo più forti di prima e migliori da questa pandemia? Facciamo un attimo due conti… a livello finanziario la situazione non è uguale per tutti, ma non c’è dubbio che si stia generando un enorme casino e un’enorme difficoltà economica che riguarda un po’ tutta l’Italia, in diverse misure… Ma tornando al discorso salute, come la mettiamo? Ne usciremo più sani e in gamba di prima, oppure avremo molto da rimediare?
Tra i tanti errori che sto vedendo tra le persone che seguo, tra quelle che seguo indirettamente e anche per via di discorsi di amici degli amici, sto notando una pratica “assurda” che si sta sempre più diffondendo in merito al dimagrimento in queste circostanze…
Avete anche voi sentito (o state applicando) la pratica delle “diete frullato” per compensare alla sedentarietà (ovvero = voglia di non fare neppure un piegamento sul pavimento) o all’aver mangiato troppo nei periodi precedenti? Oggi voglio parlarvi un po’ di quest’argomento…
Il frullato come pasto
Lo definisco frullato, in realtà lo si trova già in polvere in grandi barattoli, in cui va aggiunta acqua o un’altra bevanda. È la moda del momento, sempre più aziende tentano di guadagnare rovinando l’altrui salute e sempre più persone, illudendosi dei risultati che potrebbero ottenere in così poco tempo ci provano, spendendo un bel po’ di soldini ed inconsapevoli degli effetti collaterali che questi potrebbero causare. Si chiamano anche crash diet, poiché rompono l’omeostasi corporea, ovvero l’equilibrio fisiologico del nostro organismo; infatti, sono basate su pasti sostitutivi, come barrette o bevande, in grado di apportare circa 800-900 kcal al giorno (meno del nostro metabolismo basale), “garantendo”, almeno così dicono, tutti i nutrienti necessari al nostro corpo. Ma ne siamo così sicuri? Uno studio dimostra il contrario.
Lo studio della European Society of Cardiology dimostra come queste diete possano causare una riduzione della funzionalità cardiaca e della capacità di pompare sangue; inoltre, il team di ricercatori ha valutato le dimensioni del fegato, dell’addome e del cuore. Il regime alimentare preso in considerazione era in grado di apportare dalle 600 alle 800 kcal al giorno per otto settimane. Dopo una settimana dall’inizio della dieta è vero che la massa grassa era stata persa, ma cos’era successo inoltre? Il contenuto di grasso del cuore era aumentato del 44%, associato alla riduzione della funzionalità cardiaca, come detto sopra; la perdita di grasso repentina aveva causato il rilascio nel sangue del grasso che poi è stato assorbito dal muscolo cardiaco.
Ma oltre a peggiorare il nostro cuore, ciò che accade in seguito alla perdita repentina di grasso è l’effetto yo-yo: prima o poi ci stancheremo di mangiare o bere frullati, ricominciando a mangiare come sempre, riacquistando non solo i chili persi, ma il doppio. Inoltre, a livello fisico si verificherà anche una perdita della massa muscolare, risultando deperiti allo specchio, non dimagriti: sia perché le proteine muscolari verranno utilizzate nella produzione di energia, sia perché con questo tipo di dieta non si riesce a fare attività fisica ed il tono muscolare si perderà; da dove prenderemmo energia pur volendola fare?
Gli ingredienti del frullato
Ma oltre agli effetti collaterali del pasto sostitutivo, avete mai letto gli ingredienti? Vi mostro due etichette, di due frullati differenti di aziende diventate ormai leader di questi prodotti.
Guardate il primo esempio: a parte le proteine isolate della soia, che dovrebbero evitare le persone che soffrono di ipotiroidismo, vediamo al secondo posto il fruttosio, conservanti di vario tipo, destrosio, proteine del latte ad alto potere infiammatorio, olio di colza ed altri additivi aggiunti per rendere il frullato più gustoso.
Nel secondo esempio, invece, troviamo anche qui come primo ingrediente le proteine vegetali, poi lo zucchero, additivi e poi minerali e vitamine, migliore fra i due ma sempre di scarsa qualità.
Riflessioni
Perché nutrirci di frullati quando madre natura ci regala frutti concreti, da masticare e di buona qualità?
Perché voler perdere 10 chili in 20 giorni per poi riprenderne 20 in pochissimo tempo?
L’alimentazione sana ed equilibrata innanzitutto prevede l’eliminazione di zuccheri, che sopra sono menzionati sotto diverse voci (fruttosio, destrosio, zucchero, ecc.), scegliendo solo alimenti di qualità, possibilmente a km 0. Inoltre, il dimagrimento non deve essere deperimento, ma deve conservare il tono muscolare e ciò si può ottenere solo muovendosi costantemente e mangiando tanto, non riducendo le kcal giornaliere. Cosa sono le kcal??? Dobbiamo ascoltare la nostra fame naturale. La migliore dieta, o meglio, stile di vita è la GIFT, che potrete conoscere meglio cliccando sul link. Non cadete in trappola e fidatevi solo di professionisti che studiano per migliorare la vostra salute e che non vendono prodotti a scopo di lucro.
Dott. Francesco Garritano
Fonti bibliografiche: