Lattoferrina e sistema immunitario: non solamente Covid-19!

Lattoferrina e sistema immunitario: non solamente Covid-19!

La lattoferrina è una glicoproteina capace di sottrarre il ferro non legato dai fluidi corporei e dalle aree di flogosi, con capacità due volte superiori rispetto a quella della transferrina, così da evitare il danno prodotto dai radicali tossici dell’ossigeno e diminuire la disponibilità di ioni ferrici per i microorganismi che invadono l’ospite.
Non è assolutamente nuova e recente la scoperta di questa importante sostanza per il nostro organismo. La lattoferrina, una glicoproteina legante il ferro di 80 kDa appartenente alla famiglia delle proteine ​​della transferrina, è stata isolata per la prima volta nel 1939 dal latte vaccino e nel 1960 si è dimostrato il principale legante delle ferro-proteine ​​nel latte umano.
La lattoferrina si trova anche nelle secrezioni mucose come lacrime, saliva, muco vaginale, plasma seminale, secrezioni nasali e bronchiali, bile, fluidi gastrointestinali e urina. Essa è
presente nel plasma in concentrazioni relativamente basse, dove è prevalentemente derivata dai neutrofili. La lattoferrina bovina (bLf) è stata ampiamente studiata negli ultimi 60 anni… Il suo ruolo in numerose e variegate funzioni biologiche è ormai accettato dalla comunità scientifica. Infatti, è stato dimostrato che la lattoferrina bovina è coinvolta in diverse azioni fisiologiche e protettive, tra cui alcuni dei più studiati ad oggi sono antiossidanti, antitumorali, antinfiammatori e attività antimicrobiche
E’ dotata di attività antivirale e antibatterica, è considerata uno tra i più importanti fattori dell’immunità naturale non anticorpale. È presente nelle mucose e nei granuli dei neutrofili insieme ad altri fattori quali il lisozima e la latto-perossidasi.  I recettori specifici della lattoferrina sono presenti sulle cellule epiteliali a livello delle mucose, sui linfociti, monociti, macrofagi e piastrine.

Le evidenze sull’utilità antivirus della lattoferrina

L’efficacia antivirus della lattoferrina viene così sintetizzata dal PTV:
  • inibisce sia direttamente che indirettamente i diversi virus che causano malattie nell’uomo,
  • direttamente inibisce l’infezione virale legandosi ai siti dei recettori virali e/o agli eparansolfati delle cellule dell’ospite impedendo in tal modo che il virus infetti le cellule,
  • aumenta la risposta immunitaria sistemica all’invasione virale,
  • in uno studio in vitro del 2011 di ricercatori cinesi, ha mostrato un ruolo protettivo da Sars-Cov, grazie al legame all’eparansolfato che impedisce l’entrata del virus.
Ulteriori studi hanno riscontrato che la lattoferrina:
  • inibisce l’infezione da Herpes Simplex di tipo 1 e 2,
  • ha potenti effetti antivirali contro la replicazione sia dell’HIV umano che del Citomegalovirus (CMV) senza mostrare alcuna citotossicità. Nelle persone affette da HIV è peraltro accertata una carenza sistemica di lattoferrina.

Lattoferrina, obesità e altre funzioni importanti per l’organismo

L’obesità rappresenta un grave problema di salute pubblica ed è un forte predittore di malattie croniche. È ormai riconosciuto che l’intestino e la sua microflora commensale svolgono un ruolo importante nel sviluppo di infiammazione cronica correlata all’obesità. In effetti, l’obesità e una dieta ricca di grassi sono associati ad un’alterazione del microbiota intestinale e ad un aumento della permeabilità intestinale che consente la traslocazione di LPS nella circolazione contribuendo all’infiammazione sistemica. La lattoferrina bovina
è stata utilizzata con successo nella prevenzione e nel trattamento dell’obesità e dell’infiammazione, inducendo la riduzione del grasso viscerale, la neutralizzazione dei batteri nella mucosa e la riduzione della permeabilità intestinale.
Per quanto riguarda il controllo dell’accumulo di grasso, è stato dimostrato che una sua somministrazione orale è stata in grado di aumentare la perdita di peso e di indurre una riduzione significativa del peso totale del cuscinetto adiposo e nella dimensione degli adipociti.

Sulla base dell’osservazione che la microflora commensale intestinale svolge un ruolo importante nel controllo dell’obesità essa è stata considerata, nell’obesità, come composto prebiotico, dimostrando che la somministrazione orale di 100 mg/kg di peso corporeo di lattoferrina per 12 settimane (in una dieta ricca di grassi), i campioni biologici in sperimentazione sono stati in grado di modulare positivamente il microbiota intestinale, inibire l’infiammazione, ridurre l’accumulo di peso e grasso, avere un metabolismo regolato del glucosio e avere un processo di steatosi epatica alleviato.

Inoltre, è stato dimostrato in vitro che, a concentrazioni fisiologiche,  la lattoferrina bovina non solo stimola la proliferazione delle cellule che formano l’osso, degli osteoblasti e delle cellule della cartilagine, ma è anche un efficace fattore di sopravvivenza per l’osteoblasto.

Dott. Francesco Garritano
Note bibliografiche:
  • Campione E., Cosio T., Rosa L., Lanna C., Di Girolamo S., Gaziano R., Valenti P., Bianchi L. (2020). Lactoferrin as Protective Natural Barrier of Respiratory and Intestinal Mucosa against Coronavirus Infection and Inflammation. Int. J. Mol. Sci. 2020, 21, 4903
div#stuning-header .dfd-stuning-header-bg-container {background-image: url(https://www.francescogarritano.it/nutrizionista/wp-content/uploads/2017/05/garritano.jpg);background-size: cover;background-position: top center;background-attachment: initial;background-repeat: no-repeat;}#stuning-header div.page-title-inner {min-height: 650px;}#main-content .dfd-content-wrap {margin: 0px;} #main-content .dfd-content-wrap > article {padding: 0px;}@media only screen and (min-width: 1101px) {#layout.dfd-portfolio-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars,#layout.dfd-gallery-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars {padding: 0 0px;}#layout.dfd-portfolio-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars > #main-content > .dfd-content-wrap:first-child,#layout.dfd-gallery-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars > #main-content > .dfd-content-wrap:first-child {border-top: 0px solid transparent; border-bottom: 0px solid transparent;}#layout.dfd-portfolio-loop > .row.full-width #right-sidebar,#layout.dfd-gallery-loop > .row.full-width #right-sidebar {padding-top: 0px;padding-bottom: 0px;}#layout.dfd-portfolio-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars .sort-panel,#layout.dfd-gallery-loop > .row.full-width > .blog-section.no-sidebars .sort-panel {margin-left: -0px;margin-right: -0px;}}#layout .dfd-content-wrap.layout-side-image,#layout > .row.full-width .dfd-content-wrap.layout-side-image {margin-left: 0;margin-right: 0;}