La cattiva digestione, associata al gonfiore addominale e a disturbi come meteorismo, aria nella pancia, è uno dei problemi di cui ci si lamenta più spesso. Le cause possono essere diverse ed ognuna può essere risolta. Come fare? Leggete l’articolo per saperne di più.
Questo strana sensazione che non va più via
La cattiva digestione è uno tra i problemi maggiormente diffusi fra i miei pazienti, tutti o almeno quattro persone su cinque, si lamentano di questa spiacevole sensazione. C’è chi si sveglia già con mal di pancia e gonfio, chi invece lo diventa dopo mangiato, ma in ogni caso a causare la cattiva digestione sono sempre le nostre errate abitudini. In questo articolo vorrei spiegarvi quali sono le cause e quali i rimedi per stare meglio. Leggerete un elenco di condizioni in cui potreste riconoscervi, per cui tenetene conto e cercate di migliorarle, altrimenti se proprio non riuscite autonomamente parlatene con me compilando il modulo di contatto in fondo all’articolo.
Cause della cattiva digestione
Quindi, quali sono i fattori che causano cattiva digestione e gonfiore con mal di pancia? Come vedrete ce ne sono veramente diversi, alcuni spesso sottovalutati:
- Masticazione veloce. Insisto sempre sulla masticazione con i miei pazienti, perché secondo me è la prima abitudine che si sbaglia sempre. Ci capita troppo spesso di divorare il cibo, come se qualcuno dovesse rubarcelo, ma in realtà stiamo rubando solo i gas dell’aria, che custodiremo nel nostro intestino. Ebbene sì, quando non mastichiamo lentamente, si rischia di introdurre troppa aria che peggiora il nostro gonfiore addominale. Inoltre, masticare velocemente è anche sinonimo di cattiva digestione, perché se il primo passo della digestione avviene in bocca, tramite la ptialina che scinde l’amido cotto, qualora questo non dovesse verificarsi, passerebbero nel tratto gastro-intestinale sostanze ancora integre con maggiore difficoltà nell’essere digerite e provocando un’eccessiva fermentazione dei carboidrati e putrefazione delle proteine che generano la formazione di gas e alterazioni dell’alvo, quali stipsi, diarrea, feci poco formate o contenenti alimenti indigeriti, fastidi addominali;
- Vita sregolata, stress ed errata alimentazione. Spesso chi è costretto a viaggiare per lavoro conduce una vita poco regolare e questa perdita di equilibrio può causare anche gonfiore addominale, sia per lo stress, sia per il modo in cui si mangia. Infatti, se lo stress dovrebbe essere considerata la causa principale del gonfiore, poiché ne soffriamo quasi tutti, le sue conseguenze non sono da trascurare. Infatti, quando siamo stressati non stiamo lì a guardare cosa mangiare o preparare, la prima cosa che capita mangiamo, spesso però si trattano di zuccheri semplici e farine raffinate, quali pizzette, succhi di frutta, gelati, granite e brioches, ecc. alimenti freschi e rapidamente pronti, per chi ha sempre fretta. Questi zuccheri, come detto sopra, arrivati nell’intestino fermentano ed aumentano i gas intestinali;
- SIBO e leaky gut. La SIBO dall’inglese “Small Intestinal Bacterial Overgrowth” è una sindrome provocata da un numero eccessivo o un alterato tipo di batteri presenti nell’intestino tenue, luogo in cui normalmente non dovrebbero stare, poiché la maggior parte della nostra flora batterica risiede nell’intestino crasso. I batteri al suo interno, che sono meno di 1/1000 di quelli presenti nel crasso, aiutano a proteggerci dai microorganismi patogeni e dai lieviti che ingeriamo, per cui in caso di SIBO si rompe l’equilibrio naturale nel nostro intestino e crea di conseguenza tutta una serie di fastidiosissimi e importanti sintomi. La Leaky gut, invece, definita anche permeabilità intestinale, è una condizione causata da diversi fattori e presente soprattutto in chi soffre di patologie autoimmuni, che consiste in un allentamento delle giunzioni che si interpongono fra una cellula intestinale e l’altra, che lasciano passare nel sangue sostanze di diverso tipo;
- L’eccessivo consumo di lieviti e sostanze fermentate. L’alimentazione degli italiani si basa soprattutto su alimenti contenenti glutine e lieviti, per cui un eccesso di questi potrebbe causare una reattività particolare nei confronti dei cibi fermentati, generando di conseguenza gonfiore addominale. Non solo i lieviti, però, potrebbero creare reattività, poiché chi mangia sempre gli stessi alimenti senza variare la sua alimentazione, è più predisposto a queste ipersensibilità;
- Gonfiore da malnutrizione. Quando vedete delle donne magrissime con la pancia prominente è perché queste mangiano solo carboidrati e verdure, mentre sono carenti di altri nutrienti come le proteine;
- Frutta dopo i pasti. Mangiare la frutta dopo dei pasti principali è errato, perché gli zuccheri della frutta, quando arrivano nell’intestino subiscono la fermentazione e generano la produzione di gas;
- Carenza di enzimi digestivi. Può capitare che il gonfiore non sia generato per colpa nostra ma a causa di un deficit di enzimi digestivi, che non consentono una corretta digestione e si verifica ciò che ho detto prima quando ho parlato della masticazione lenta;
- Mi sembra anche ovvio, ma la stitichezza va menzionata fra le cause del gonfiore. È normale che il non andare in bagno per più giorni causa un accumulo sia di aria che di sostanze di scarto che gonfiano l’addome e limitano anche l’assunzione di altro cibo.
Rimedi per digerire meglio
Spiegate le cause, vedremo adesso come ogni punto potrà essere trattato modificando le nostre abitudini alimentari:
- Masticazione lenta. La masticazione deve essere lenta, a tavola dobbiamo essere lumache, per consentire una migliore digestione e minore introito di aria. Come masticare lentamente? Appoggiando la forchetta tra un boccone e l’altro, senza riprenderla in mano prima di aver finito di masticare con cura;
- Gestire lo stress ed eliminare gli zuccheri semplici. Per gestire lo stress, oltre che consigliare di praticare una costante attività fisica ogni giorno e di garantire una corretta igiene del sonno, esistono dei rimedi naturali che Madre Natura ci mette a disposizione, tramite erbe calmanti e sedative che agiscono sul sistema nervoso e rilassano i muscoli. Esempi sono la melissa, la passiflora, la valeriana, il tiglio, il biancospino, da assumere sotto forma di infusi o tisane, oppure come integratori. Inoltre, dall’alimentazione dovranno essere eliminati tutti gli zuccheri semplici e limitati invece i legumi, che contengono lo zucchero raffinosio, ed alcune verdure quali cavolfiori, broccoli, cipolla, crauti, ecc. che aumentano il meteorismo;
- Assunzione di probiotici. Se ci accorgiamo che il nostro intestino sta soffrendo a causa di una disbiosi o di altre condizioni, come quelle scritte sopra, si potrà ricorrere all’utilizzo di integratori di probiotici, ovvero batteri che ripristinano la nostra flora batterica, facendola tornare in equilibrio. Spesso, però, quando il problema viene trascurato, si avrà bisogno non solo di probiotici, ma proprio di un reset intestinale;
- Controllare l’infiammazione da cibo. Se ci siamo accorti, leggendo questo articolo, che mangiamo sempre le stesse cose e che siamo a rischio di infiammazione da cibo, allora sottoponiamoci al test in grado di individuare quali sono gli alimenti che ci gonfiano maggiormente;
- Assumere la frutta fra un pasto e l’altro oppure prima dei pasti. Oltre ad evitare la fermentazione intestinale, mangiare un pezzo di frutta prima di iniziare a mangiare è utile per evitare le infiammazioni da cibo, poiché questa contiene alcune sostanze definite panallergeni, che migliorano il controllo della reattività alimentare e riducono quindi l’infiammazione presente;
- Assumere enzimi digestivi. Quando ci accorgiamo che non disponiamo di adeguate quantità di enzimi digestivi, allora sarà necessario sostenere la nostra digestione tramite l’assunzione di enzimi digestivi sotto forma di integratori, prima dei pasti;
- Bere tisane ad azione “sgonfiante”. Il finocchio ha proprietà diuretiche e digestive, combatte il gonfiore addominale da flatulenza, meteorismo o aerofagia, per cui una tazza di tisana con semi di finocchio dopo i pasti può dare un sollievo immediato. Un’altra soluzione sono le compresse spesso associate al carbone vegetale per potenziarne l’azione sgonfiante. Il tarassaco è una pianta molto diffusa in Italia, conosciuta anche come “dente di leone”. Grazie alla presenza di sali minerali, flavonoidi e inulina, una fibra che regola l’intestino e permette l’incremento della flora batterica intestinale, il tarassaco ha grandi proprietà diuretiche e digestive. In particolare, la radice di tarassaco stimola la produzione della bile. Lo zenzero, infine, è una pianta erbacea con proprietà carminative, favorisce la digestione, riduce il meteorismo intestinale e protegge lo stomaco da gastriti e ulcere, favorendo la digestione;
- Iniziare la giornata bevendo acqua calda e limone. Bere acqua calda e limone a digiuno depura l’organismo e migliora la digestione; grazie alle sue proprietà alcalinizzanti, il limone aiuta a ristabilire il corretto pH delle urine e a prevenire infezioni e calcoli renali. Inoltre, stimola la produzione di bile e facilita il processo digestivo. L’acqua calda stimola la peristalsi, aiutando i movimenti intestinali in caso di stipsi o costipazione.
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Dott. Francesco Garritano