Lo stare bene è un processo che dipende da numerosi fattori, tra cui il controllo dello stress, dell’infiammazione, dello stile di vita, per permettere la corretta interconnessione tra gli ormoni per regolare al meglio le funzioni dell’organismo umano, garantendo il benessere psico-fisico generale. Il metodo che io propongo a numerosi miei pazienti, rispettando l’individualità per ciascun caso e per ciascuna circostanza, è il protocollo anti-infiammatorio. Vediamo come , ho scritto quest’articolo per voi. Buona lettura!
Infiammazione e vita quotidiana
Sappiamo bene, come ho ben descritto nel mio secondo libro “La dieta anti-infiammatoria”, che il nostro organismo risponde ad alterazioni del proprio stato omeostatico, dovute a fattori endogeni, esogeni, irritativi, mediante l’infiammazione. In soldoni, ciò vuole significare che vi sono numerosi fattori, quali i cambiamenti climatici e i malanni di stagione (https://www.francescogarritano.it/nutrizionista/malattie-stagionali-immunostimolanti-e-tiroidite-di-hashimoto-come-agire/ ), l’alimentazione intesa sia come scelta degli alimenti sia come il loro abbinamento, i virus, i batteri, lo stress, l’inquinamento e tanto altro contribuiscono tutti ad aumentare i livelli di infiammazione.
Nelle pagine iniziali del libro ho aperto la discussione in merito al fatto che è facilmente intuibile ammettere che non è facile mantenere un perfetto controllo dello stato infiammatorio: se da un canto è possibile ottenerlo mediante l’alimentazione, l’attività fisica, le abitudini quotidiane, invece i fattori come lo stress, le condizioni ambientali, l’inquinamento non dipendono completamente dal nostro volere. Sui fattori che causano lo stress potete anche dare un’occhiata al mio articolo in riguardo (https://www.francescogarritano.it/nutrizionista/le-abitudini-sbagliate-che-generano-infiammazione/ ).
Infiammazione, stress e ormoni
Come ho scritto sulla mia nuova pagina del sito dedicata alla dieta anti-infiammatoria, che invito appunto a visionare, i fattori emotivi e anche lo stress che non dipende da noi, incide molto sull’infiammazione. A dimostrare ciò vi sono alcuni importanti dati in letteratura scientifica: alcuni studi hanno documentato come fattori di forte stress e debilitazione psicologica siano alla base di genesi dell’infiammazione. Oltre 40 studi condotti sulla relazione tra alimentazione e stress psicologico/depressione hanno dimostrato come il ruolo di una dieta anti-infiammatoria sia fondamentale per diminuire non solo i livelli di citochine infiammatorie, ma anche per ottimizzare gli stimoli ormonali che vanno a regolarizzare il pathway di neurotrasmettitori a livello nervoso, che sono alla base della nostra sfera emotiva, motivazionale e tanto altro ancora. L’interconnessione tra gli ormoni regola le funzioni dell’organismo umano garantendo il benessere psico-fisico generale. Vediamo come: gli ormoni tiroidei controllano, ad esempio, la temperatura, l’ACTH e il cortisolo controllano la risposta allo stress, poi ci sono gli ormoni coinvolti nel controllo della pressione arteriosa come noradrenalina e adrenalina e quelli che regolano il volume dei liquidi corporei. Gli ormoni partecipano anche al processo di riproduzione (estrogeni, progesterone, testosterone, gonadotropine) e alla fase di parto e allattamento se si pensa ad ormoni come oxitocina e prolattina. Sono poi coinvolti nel processo di crescita e di sviluppo gli ormoni tiroidei, il GH e l’IGF-1, mentre nel metabolismo energetico ritroviamo gli ormoni tiroidei, l’insulina e il glucagone. E’ pertanto importante assicurare un buon controllo dell’infiammazione a livello dell’organismo per mantenere un corretto flusso degli assi ormonali nell’organismo.
Stare bene? Controllando l’infiammazione!
Agire sull’alimentazione riducendo i livelli di infiammazione da cibo con una dieta di rotazione settimanale personalizzata sul proprio profilo alimentare è uno dei meccanismi più utili per agire stimolando il metabolismo in modo da ridurre l’accumulo di liquidi, modulare la resistenza insulinica periferica e mobilizzare le riserve di grasso.
Con l’effettuazione di uno specifico test ovvero il QuASA, che sto eseguendo on-line ed anche quando ero e sarò a visita presso le varie città, è possibile con un unico test valutare sia i livelli di infiammazione da cibo sia i sovraccarichi alimentari. A breve sarà anche disponibile un test che non valuterà solamente il livello di infiammazione da cibo, ma anche l’eventuale presenza di disbiosi intestinale e il profilo lipidomico, avendo così una visione a 360° del controllo dell’infiammazione nell’organismo.
In base alle diverse positività si imposterà uno schema di rotazione settimanale con giorni di dieta in cui evitare gli alimenti risultati positivi al test e giorni di libertà in cui invece reintrodurli con una logica del tutto simile allo svezzamento infantile.
Quindi, avere delle abitudini alimentari il più possibile corrette nella propria quotidianità è uno stimolo positivo anche per il benessere della nostra mente e controllare l’infiammazione, sia rispettando il proprio profilo personale che tramite un corretto stile di vita, non può che essere di ulteriore supporto per vivere una vita non solo sana, ma anche serena.
Vi ricordo che il mio libro “La dieta anti-infiammatoria” è disponibile sul sito www.francescogarritano.com/negozio/ , e lì troverete tutte le informazioni necessarie per rimettervi in perfetta forma!
Dott. Francesco Garritano
Fonti bibliografiche
- Lassale C., Batty G.D., Baghdadli A., Jacka F., Sanchez-Villegas A., Kivimaki M. et al., Healthy dietary indices and risk of depressive outcomes: a systematic review and meta-analysis of observational studies. Mol Psychiatry. 2018 Sep 26.
- Ligaarden SC, Lydersen S, Farup PG. IgG and IgG4 antibodies in subjects with irritable bowel syndrome: a case control study in the general population. BMC Gastroenterol. 2012 Nov 21;12:166.