In che modo l’autoimmunità è correlata con il microbiota e con l’epigenetica?

In che modo l’autoimmunità è correlata con il microbiota e con l’epigenetica?

In che modo i fenomeni autoimmuni possono essere associati ad un’alterata composizione del nostro microbiota e dell’epigenetica? Cos’è che entra in gioco nel nostro intestino e rende il sistema immunitario più suscettibile alle patologie autoimmuni, con particolare riferimento a quelle tiroidee?

Innanzitutto, facciamo una breve INTRODUZIONE per chiarire meglio gli aspetti funzionali di questa nostra importantissima ghiandola, di cui ho ampiamente parlato nel mio secondo libro (e su cui ho dedicato un gigantesco e lungo lavoro di ricerca, ovvero sulla fisiopatologia e sulle tecniche dietetiche e nutrizionali applicate per le patologie che interessano tale ghiandola), mi riferisco – e molti tra voi già lo conosceranno ampiamente – a “La dieta anti-infiammatoria”.

Cos’è la tiroide?

La tiroide è una ghiandola che svolge diverse funzioni. Spesso questa ghiandola è soggetta a disfunzioni tiroidee, tra le più comuni c’è la TIROIDITE DI HASHIMOTO che rappresenta il 70% di tutte le malattie tiroidee. La tiroidite di Hashimoto è un processo infiammatorio-autoimmune: un’infiltrazione infiammatoria con attività citotossica anticorpo-mediata, che determina una distruzione progressiva del parenchima tiroideo.

Cos’è che non funziona bene nelle malattie autoimmuni? Il sistema immunitario, che generalmente protegge il nostro organismo e lo difende dalle malattie invece nelle malattie autoimmuni produce degli anticorpi contro i nostri organi o tessuti non riconoscendoli più come propri. Nel caso della tiroide, gli auto-anticorpi prodotti sono:

❑Anti-TSH (Morbo di Basedow)

❑Anti-TPO (Tiroidite di Hashimoto)

❑Anti-Tg (Tiroidite di Hashimoto)

Studi suggeriscono che pazienti con la suddetta tiroidite autoimmune rischiano di sviluppare nel corso del tempo ulteriori malattie autoimmuni in misura maggiore rispetto alle persone non colpite da tiroidite autoimmune.

Cos’è l’intestino?

L’intestino è una porzione dell’apparato digerente ed è lungo mediamente circa 7-8 metri.

Spesso trascuriamo il nostro intestino, ma gli studi ci diconoo che c’è un legame significativo

tra disfunzione tiroidea e microbiota intestinale.

 

Rivolgiamo l’attenzione: alla MALATTIA TIROIDEA AUTOIMMUNE correlata al MICROBIOTA INTESTINALE

  • Malattia Tiroidea Autoimmune (AITD) e deficit del sistema immunitario

La malattia tiroidea autoimmune è caratterizzata da disfunzione tiroidea e deficit del sistema autoimmunitario.

Studi recenti hanno scoperto che la composizione del microbiota intestinale nei pazienti con Malattia Tiroidea Autoimmune è alterata.

 

  • Quali sono i principali tipi di Malattie Autoimmuni Della Tiroide?

La tiroidite di Hashimoto (HT)             ipotiroidismo

la malattia di Graves (GD)             ipertiroidismo

Queste due malattie sono caratterizzate da manifestazioni cliniche diverse, ma condividono:

simili meccanismi immuno-mediati.

 

Un’alterazione epigenetica è coinvolta nello sviluppo delle malattie autoimmuni?

Sembra di si, infatti prove emergenti suggeriscono che le alterazioni epigenetiche, quali lo stile di vita, l’alimentazione, l’ambiente che ci circonda, anche l’ambiente in cui viviamo, il clima, l’inquinamento possono influire attivamente sul microbiota intestinale e svolgono un ruolo chiave nello sviluppo e nel progresso delle patologie autoimmuni in generale, in particolar modo si è visto che tra le patologie autoimmuni quella che spicca maggiormente e la correlazione con la Malattia Tiroidea Autoimmune (AITD) negli individui.  Più recentemente grazie allo sviluppo della tecnica di sequenziamento del gene dell’RNA ribosomiale 16S, il microbiota intestinale (che comprende trilioni di microrganismi) è stato visto che è coinvolto nella patogenesi di molte malattie autoimmuni tra cui nelle Malattie Autoimmuni Della Tiroide. Sebbene non ci siano prove dirette che AITD e microbiota intestinale abbiano una relazione causa-effetto, diversi studi hanno suggerito che l’asse tiroide-intestino ha effetti benefici o dannosi sulla funzione tiroidea.

 

Il microbiota intestinale modella la tiroide principalmente attraverso i seguenti meccanismi microbici:

1) la disbiosi danneggia la barriera intestinale e aumenta la permeabilità intestinale, consentendo agli antigeni (molecole riconosciute come estranea dal nostro sistema immunitario) di passare in circolo e attivare il sistema immunitario.

2) Gli anticorpi in circolo possono reagire con l’antigene batterico e potenziare l’attivazione dell’inflammasoma (l’inflammasoma è un complesso multiproteico citoplasmatico di segnalazione intracellulare che è noto come mediatore dell’immunità innata, cioè di quell’immunità naturale-non specifica che è presente fin dalla nascita e che è la prima barriera di difesa immunitaria dell’organismo, responsabile della risposta infiammatoria alle infezioni alle malattie) nella ghiandola tiroidea. Alcuni studiosi hanno scoperto che l’espressione dell’inflammasoma in pazienti con Tiroidite di Hashimoto, era significativamente aumentata e che può essere regolata dal microbiota intestinale e dal suo metabolismo.

3) Si ipotizza che gli acidi grassi a catena corta (SCFA), metaboliti della fermentazione dei batteri commensali della fibra alimentare, svolgano un ruolo cruciale:

nello sviluppo del sistema immunitario;

nel funzionamento del sistema immunitario;

nella modulazione del sistema immunitario.

Recentemente, molti ricercatori hanno osservato che i pazienti con Malattia Tiroidea Autoimmune (AITD) hanno una riduzione della cosiddetta diversità α (diversità che tiene conto del numero di specie in un’area piccola più o meno uniforme) e un’abbondanza di alcuni microrganismi rispetto ai pazienti presi in considerazione che non erano affetti da AITD.

Inoltre, i risultati attuali hanno rivelato la correlazione tra i parametri clinici dell’AITD, come TRAb (Anti Recettore del TSH) o TPOAb (Anticorpi anti-tireoperossidasi) e il microbiota.

Ad esempio:

alcuni ricercatori hanno riscontrato che la proporzione di Synergistetes (un phylum di batteri anaerobici) era correlata negativamente con TRAb;

altri ricercatori hanno riscontrato che il genere di batteri Lactobacillus era correlato positivamente con TRAb;

riguardo il phylum (cioè il tipo), alcuni ricercatori hanno riscontrato un rapporto tra i batteri intestinali Firmicutes / Bacteroidetes più elevato nei pazienti con malattia di Graves (GD) rispetto al gruppo di controllo, che può essere rilevante per la malattia infiammatoria; mentre altri ricercatori hanno rilevato che il rapporto era significativamente diminuito nei pazienti con AITD. A causa di diversi dati contrastanti, è necessario un ulteriore studio dell’associazione tra il microbiota intestinale e la Malattia Tiroidea Autoimmune.

Per comprendere meglio il potenziale ruolo del microbiota intestinale nella patogenesi della Malattia Tiroidea Autoimmune, è stata effettuata una meta-analisi per valutare l’alterazione nella popolazione microbica tra pazienti con Malattia Tiroidea Autoimmune e controlli sani (cioè persone che non avevano malattie tiroidee autoimmuni).

Quali sono le Conclusioni?

Questa meta-analisi dimostra: l’associazione tra microbiota intestinale e Malattia Tiroidea Autoimmune (AITD).

Grazie allo sviluppo delle tecnologie di sequenziamento del gene dell’RNA ribosomiale 16S sono state riscontrate alterazioni significative dell’abbondanza e della composizione del microbiota intestinale tra AITD e controlli sani, suggerendo che l’asse intestino-tiroide può svolgere un ruolo fondamentale nello sviluppo e nel progresso dell’AITD.

Sebbene la tiroidite di Hashimoto (HT) e la malattia di Graves (GD) siano considerate le due forme più comuni di Malattia Tiroidea Autoimmune (AITD), la patogenesi e il segno distintivo della tiroidite di Hashimoto e della malattia di Graves sono piuttosto diversi. Il segno distintivo della tiroidite di Hashimoto è l’alto tasso di Ab-TPO e Ab-TG, mentre il segno distintivo della malattia di Graves è un alto livello di Ab-TR.

Inoltre, l’alterazione di alcune composizioni del microbiota intestinale può essere diversa nella tiroidite di Hashimoto e nella malattia di Graves. Ad esempio, l’indice di ricchezza della comunità di specie era significativamente elevato nei campioni di pazienti con Tiroidite di Hashimoto mentre era ridotto nei pazienti con malattia di Graves. La ricchezza delle specie è una caratteristica importante della composizione ecologica e della struttura della comunità microbica.

La Malattia Tiroidea Autoimmune è collegata alla disbiosi del microbiota intestinale attraverso diversi meccanismi, come:

la crescita eccessiva batterica;

l’iperattivazione dell’ inflammasoma;

l’aumento della permeabilità intestinale;

l’alterazione dei metaboliti del microbiota;

l’omeostasi immunitaria.

Tuttavia, i meccanismi del complesso asse intestino-tiroide non sono stati completamente chiariti.

Firmicutes e Bacteroidetes sono i principali microrganismi che predominano per quanto riguarda, da un punto di vista tassonomico, il tipo. Tradizionalmente, il rapporto tra Firmicutes e Bacteroidetes è stato implicato nella predisposizione delle condizioni patologiche. In questa meta-analisi, il rapporto di Firmicutes e Bacteroidetes in pazienti con Malattia Tiroidea Autoimmune ha mostrato un livello inferiore rispetto alle loro controparti sane.

Inoltre, i pazienti con Malattia Tiroidea Autoimmune (AITD) hanno mostrato una notevole alterazione nella composizione del microbiota intestinale rispetto ai controlli. Un modello a effetti casuali indica che le persone con AITD hanno mostrato un’abbondanza relativa significativamente aumentata di batteri patogeni e una percentuale ridotta di batteri benefici come Lactobacillus e Bifidobacterium. Questi ultimi potrebbero essere usati come PROBIOTICI per modulare la risposta immunitaria e non avere effetti negativi sullo sviluppo di un modello sperimentale murino di tiroidite autoimmune. Inoltre Lactobacillus è stato dimostrato che protegge le cellule TH17 e supporta l’integrità della barriera secernendo le citochine IL-22 e la citochina pro-infiammatoria IL-17. Lo squilibrio Th17/Treg può causare disturbi infiammatori, indicando che il Lactobacillus partecipa all’equilibrio del sistema immunitario.

Nel complesso, Bifidobacterium e Lactobacillus hanno mostrato effetti antinfiammatori e proteggono il nostro corpo dai patogeni.

Inoltre l’aumento delle specie Bacteroides fragilis può spiegare la sovra-regolazione della citochina IL-18, IL-1β e della caspasi-1 promuovendo la risposta infiammatoria. Inoltre, B. fragilis può attivare l’espressione dell’inflammosoma NLRP3, che è stata trovata sovra-espressa nei pazienti con Tiroidite di Hashimoto. Tuttavia, l’interazione tra microbiota intestinale e inflammasoma non è ancora chiara.

Un’altra ipotesi ragionevole del ruolo che il microbiota svolge nel progresso dell’AITD è il mimetismo molecolare. Le proprietà antigeniche delle proteine ​​di alcuni batteri intestinali possono legare Ab-TPO e Ab-TG, che sono i principali parametri diagnostici clinici della Malattia Tiroidea Autoimmune.

Lo sapevate che il microbiota intestinale non regola solo il sistema immunitario dell’intestino?

Sempre più prove suggeriscono che il microbiota intestinale può regolare il sistema immunitario intestinale locale e moderare anche il sistema immunitario al di fuori del sistema gastrointestinale mediante la secrezione di metaboliti. Il sistema immunologico che porta allo sviluppo dell’AITD è potenzialmente correlato al metabolismo microbico.

Il microbiota intestinale come può regolare il sistema immunitario al di fuori dell’intestino?

Attraverso i prodotti secreti dai batteri presenti nel tratto gastrointestinale.

  • Quali sono i principali prodotti?

Gli acidi grassi a catena corta (SCFA) (principalmente butirrato, acetato e propionato) sono prodotti principalmente da BacteroidetesBifidobacteriumFaecalibacterium ed Enterobacteria che sono fonti di energia per l’ospite.

 

  • Quali sono i più importanti metaboliti – amici del microbiota?

Il butirrato è uno dei più importanti metaboliti prodotti dai batteri produttori di butirrato, come i Firmicutes, migliorando la barriera intestinale e l’immunità della mucosa. Pertanto, la diminuzione del phylum Firmicutes nei pazienti con Malattia Tiroidea Autoimmune può spiegare l’aumento della permeabilità intestinale.

  • Come il microbiota comunica con il sistema immunitario?

Gli studi hanno riscontrato un notevole aumento dell’espressione dei componenti dell’inflammasoma nei pazienti con Tiroidite di Haschimoto, che possono essere attivati ​​dal microbiota intestinale attraverso PAMP (profili molecolari associati ai patogeni) o DAMP (modelli molecolari associati ai danni).

In particolare, la citochina IL-1β e le successive molecole effettrici a valle degli inflammasomi possono modulare il microbiota regolando la produzione di peptidi antimicrobici (AMP).

Inoltre, è stato scoperto che la trimetilammina N-ossido (TMAO), un prodotto dipendente dal microbiota intestinale, partecipa alla progressione della calcificazione vascolare e della disfunzione endoteliale migliorando l’attivazione e la formazione dell’inflammasoma (NLRP3, ASC, IL-1β e caspasi-1).

Inoltre alcuni componenti del microbiota possono aumentare la permeabilità consentendo alle tossine, agli antigeni o agli acidi grassi a catena corta di passare nella circolazione sanguigna attivando il sistema infiammatorio.

In questo studio, è stata esplorata l’associazione tra microbiota intestinale e Malattia Tiroidea Autoimmune, inclusa la percentuale di determinati batteri aumentati o diminuiti rispetto ai controlli sani.

Tuttavia, l’abbondanza alterata del microbiota intestinale potrebbe non indicare un’associazione diretta tra microbiota intestinale e Malattia Tiroidea Autoimmune. Per colmare questa lacuna, la correlazione tra microbiota specifico e due parametri clinici (TPOAb e TRAb) della tiroide può fornire una guida per il futuro studio o diagnosi della Malattia Tiroidea Autoimmune. RuminococcaceaeBlautia e Alistipes, erano significativamente correlati positivamente con TPO-Ab. Al contrario, altri batteri come Bacteroides e Synergistetes erano correlati negativamente con TPO-Ab o TR-Ab.

In particolare, l’aumento del livello di anticorpi e ormone tiroideo nei pazienti con Malattia Tiroidea Autoimmune potrebbe influenzare e modificare la composizione e la quantità dei componenti del microbiota intestinale. Pertanto, è stato ipotizzato che la Malattia Tiroidea Autoimmune potrebbe essere associata alle alterazioni del microbiota intestinale.

Dott. Francesco Garritano

Fonte bibliografica:

  • Boshen Gong et al. Association Between Gut Microbiota and Autoimmune Thyroid Disease: A Systematic Review and Meta-Analysis. Front. Endocrinol., 17 November 2021.
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