Quando si parla di trattamento della sclerosi multipla, il primo pensiero va ai farmaci: ci sono differenti tipologie di farmaci indicati per questa malattia, ma per lo più essi vanno a gestire una componente della sintomatologia a valle del problema, quindi non rappresentano una soluzione definitiva. Questi ultimi dovrebbero cercare di modulare la possibilità di comparsa di nuovi attacchi della malattia e limitare l’aggressività della patologia.
Un’importante ruolo è stato rivalutato, in letteratura scientifica, a proposito dell’approccio dell’integrazione alimentare come supporto importante nel trattamento della malattia. E’ noto il ruolo dell’ossidazione e della perossidazione lipidica nel decorso fisio-patologico della sclerosi multipla, per cui sostanze immunomodulatorie e anche antiossidanti trovano un importante ruolo benefico come supporto positivo alla prognosi della patologia. Grande importanza ha la vitamina C che agisce a valle dell’infiammazione, ossia si limita a neutralizzare i radicali liberi prodotti dai globuli bianchi che attaccano “infiammando” la guaina mielinica. Inoltre, è importantissima la vitamina D, attivatore del recettore anti-infiammatorio VDR.
Tra gli integratori ricordiamo:
- Supplemento con vitamina D (calciferolo): elevati livelli sono associati a un minor numero di ricadute patologiche;
- Supplemento con ossigeno molecolare: essenziale per detossificare le cellule e l’organismo, permettere una migliore trasmissione dei segnali cellulari, un miglio metabolismo cellulare e abbassa il grado di infiammazione;
- Supplemento di di curcuma: ha azione antiossidante e antinfiammatoria;
- Supplemento di vitamine per sopperire le carenze vitaminiche;
- Supplemento con acidi grassi polinsaturi essenziali (PUFA): importanti nella gestione dell’infiammazione;
- Selenio: riduce i livelli di infiammazione e migliora il sistema immunitario;
- Vitamina A: ha azione antiossidante e migliora la struttura esterna di cellule nervose;
- Vitamina C: ha azione antiossidante;
- Vitamina K2: migliora l’assorbimento della vitamina D;
- Vitamina E o tocoferoli (o tocotrienoli): hanno azione anti-ossidante;
- Supplemento con omega 3: svolgono un’azione antinfiammatoria;
- Supplemento di 5 – HTP, per migliorare i livelli di serotonina, in deficit nei soggetti affetti da patologie autoimmuni;
- Supplemento di oligoelementi: Se, Cu, Zn, Mn, Fe;
- Supplemento di zinco: è in grado di frenare l’NF-KB e quindi frena l’infiammazione;
- Supplemento di manganese e selenio: sono rispettivamente i cofattori degli enzimi anti-ossidanti SOD o superossido dismutasi, e glutatione perossidasi, per favorire la detossificazione cellulare.
- Supplemento di vitamina B3: favorisce l’attivazione delle sirtuine e quindi delle PPAR-gamma. Inoltre le vitamine del gruppo B abbassano l’omocisteina.