Asma primaverile o Covid-19? il sistema immunitario vuole una mano!

Asma primaverile o Covid-19? il sistema immunitario vuole una mano!

Asma e ostruzione delle vie aeree, naso chiuso e respiro difficile: in questo periodo, la prima preoccupazione che ci viene in mente è quella del Coronavirus! Ma siamo sicuri che non ci possano essere altre cause, soprattutto in questo periodo, da tenere in considerazione? Vi ho spiegato meglio il tutto nell’articolo. Buona lettura!

Difficoltà respiratorie da COVID-19 e da asma

E’ un dilemma e una grande difficoltà, soprattutto ultimamente, riuscire a stare calmi di fronte alle difficoltà respiratorie, con il problema incombente relativo al COVID-19. I sintomi possono essere quasi simili, tranne per le abbondanti secrezioni mucosali che possono verificarsi nel contesto dell’asma… ma a volte anche l’asma può dare problemi di respirazione, senza che vi siano problemi di secrezioni.

Attenzione però: in questo periodo sono molto diffuse le possibilità di venire a contatto, oltre che con il virus, anche con i vari allergeni che sono presenti in natura, i quali possono essere la causa dell’asma bronchiale. Vediamo insieme l’argomento.

Asma e difficoltà respiratoria

In quanti siamo a soffrire di allergie, di asma, nel periodo primaverile? In tanti, me incluso! Purtroppo gli allergeni che possono darci fastidio vengono trasportati dall’aria, dai germogli, dalla natura che sta per rinascere. Tuttavia, alcuni soffrono in maniera minore, altri risentono maggiormente dell’allergia primaverile: ed alcune volte può essere un vero e proprio problema!
Innanzitutto, che cos’è l’asma? L’asma è un processo infiammatorio a carico delle vie respiratorie, la quale induce una variabile ostruzione delle vie aeree (bronchi) e induce un aumento della reattività delle stesse vie respiratorie ad una serie di stimoli vari; vengono prodotti numerosi mastociti ed eosinofili e si ha difficoltà, anche grave, a respirare, con secrezione di muchi bianchi e poco densi, mal di testa, lacrimazione, mal di gola, astenia.

Asma: cause e fattori incidenti

Sono davvero numerosi i fattori in grado di scatenare l’asma. Tra i principali ricordiamo:

  • Sostanze presenti nella natura: la maggior parte è di origine atmosferica come i pollini; un’altra forma può essere dovuta a piumaggi, forfore animali, particelle di polvere, muffe. La diagnosi, di solito, è relativamente semplice attraverso la storia clinica del paziente e l’esecuzione di prove allergiche.
  • Farmaci e sostanze chimiche: le sostanze più comunemente coinvolte sono l’acido acetilsalicilico, alcuni coloranti come la tartrazina, i β-bloccanti ed i solfiti. La diagnosi, in questo caso, si può ottenere con i cosiddetti test di provocazione.
  • Ambiente e fattori fotochimici: sono l’ozono, il diossido d’azoto e il diossido di zolfo. Il fenomeno è più evidente nelle aree urbane fortemente industrializzate ed a elevata densità di popolazione. è più facile che si determinino in condizioni di inversione termica o quando ristagnano grosse masse d’aria.
  • Sostanze di uso comune: sono le polveri di legno e di vegetali (grano, farina, semi di caffè, mako, acacia, gomma ecc.), agenti farmacologici (antibiotici, cimetidina ecc.), enzimi biologici (detergenti ecc.), sieri e forfora di animali e insetti (cavie da laboratorio, galline, granchi, ostriche, api ecc.). Possono essere altrettanto pericolosi i sali metallici (platino, cromo, vanadio, nichel), gli agenti chimici industriali e le materie plastiche.
  • Stress emotivo: le endorfine possono giocare un ruolo notevole sul peggioramento o miglioramento di una crisi di asma.

Asma e comportamenti sbagliati sulla tavola

Voglio riportarvi un lavoro pubblicato lavoro pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology (Brandt EB et al, J Allergy Clin Immunol  ; 118(2):420-7), in cui si evidenzia un’importante correlazione tra disturbi allergici, asma e alimentazione: un’analisi dei livelli di IgG verso gli alimenti dimostra come dopo un carico alimentare di cibo contenente un allergene per un dato soggetto si è evidenziata una infiammazione e una reazione irritativa del sistema respiratorio. L’alimentazione non corretta è la causa preponderante di infiammazione, cancro, infezioni diffuse, allergie, invecchiamento, stress ossidativo, stanchezza e molto altro. Quando siamo in presenza di infiammazione, il nostro sistema immunitario produce maggiormente alcune tipiche molecole che denotano uno stato di flogosi, ovvero le Immunoglobuline G.

Asma e consigli pratici

E’ necessario fare una colazione abbondante, per mantenere attivo il nostro metabolismo e attivare positivamente i segnali all’interno del nostro corpo; valorizzare frutta e verdura di stagione, ricche di vitamine e sali minerali, coadiuvanti nelle funzioni metaboliche e con capacità antiossidanti e curative; ripartire bene la composizione dei pasti e mangiare a sufficienza, per attivare i giusti segnali tiroidei e favorire anche una migliore risposta immunitaria; preferire centrifugati ed estratti di frutta di stagione e verdure locali, come bevanda funzionale da assumere tra i pasti, puntando alla valorizzazione dei micronutrienti; bere acqua in abbondanza; praticare attività fisica e mantenere il corpo forte e attivo; indossare gli indumenti idonei per la stagione in corso ed evitare di rimanere né troppo scoperti né eccessivamente imbacuccati; evitare posti affollati in cui c’è molta umidità; cercare di evitare i prodotti lattiero-caseari in quanto aumentano la produzione di muchi; evitare cibi fritti che aumentano il grado di infiammazione all’interno del nostro organismo; variare le abitudini quotidiane sia alimentari, sia nell’attività fisica; rispettare i ritmi cronobiologici e valorizzare la quantità e la qualità del sonno ristoratore, per far partire al meglio le giornate ed essere carichi e positivi; valorizzare l’assunzione di acidi grassi omega-3 anti-infiammatori nella dieta, rappresentata dal pesce (soprattutto pesce grasso), salmone, tonno, sgombro, sardine, aringhe, merluzzo; in generale il pesce azzurro è ricco di omega-3. Si consiglia di prediligere il consumo di pesce fresco, variando le specie e limitando il consumo di pesci grandi e predatori le cui carni possono contenere maggiori quantità di contaminanti derivanti dal fenomeno del bio-accumulo.

Risulta inoltre utile integrare con:

  • Olio di perilla, che supporta le fisiologiche difese organiche;
  • Olio di ribes nero, favorisce l’integrità e la funzionalità delle membrane cellulari;
  • Inositolo;
  • Zinco, antiossidante;
  • Manganese, antiossidante in sinergia con lo zinco;
  • Betaglucani, rinforzano le difese dell’organismo;
  • Rame;
  • Vitamina C;
  • Vitamina D, un importante regolatore dell’omeostasi calcio-fosforo, del controllo del metabolismo osseo ma soprattutto del sistema immunitario.

Dott. Francesco Garritano

Fonti bibliografiche:

  • Brandt EB. et al., Experimental gastrointestinal allergy enhances pulmonary responses to specific and unrelated allergens. J Allergy Clin Immunol. 2006 Aug;118(2):420-7.
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