Intestino e psoas: come possono essere correlati?

Intestino e psoas: come possono essere correlati?

Intestino felice o disbiosi? Scopri la flora batterica intestinale e le sue funzioni!

Vediamo perché la salute dell’intestino passa per l’integrità della flora batterica intestinale; scopri la flora batterica e le sue funzioni per prevenire la disbiosi.

La salute del nostro intestino e dell’organismo in generale passa dall’integrità di quel microambiente che è la flora intestinale;  ma cos’è la flora batterica intestinale?

Moltissimi microrganismi colonizzano il nostro intestino, questi batteri che possiamo definire buoni, sono sia batteri aerobici quali lattobacilli, che anaerobici quali bifidobatteri. Ovviamente all’interno del nostro intestino sono presenti anche specie patogene che in condizioni di equilibrio però non costituiscono un pericolo.

Allora questa flora batterica intestinale  che funzioni ha?

Questa miriade di batteri che va a costituire la flora batterica intestinale, inizia a colonizzare l’intestino subito dopo la nascita di ogni individuo e vive poi in perfetta simbiosi con l’organismo stesso eccetto in alcuni casi di disbiosi.

Esaminiamo allora la flora batterica e le sue funzioni:

  • Funzione di protezione

Come abbiamo detto accanto ai batteri “buoni” ne esistono altri che invece sono patogeni e quindi è necessario una sorta di “schermo” contro questi tipi di batteri. La flora batterica intestinale produce sostanza anti-microbiche che non permettono l’adesione dei microrganismi dannosi all’epitelio intestinale ma non solo; infatti è ad opera della flora batterica intestinale la modulazione di alcuni componenti del sistema immunitario con azione pro-infiammatoria.

  • Produzione di composti utili all’organismo

La flora batterica ha funzione di produzione per alcuni composti quali Vitamine (B12, K) e produzione di alcuni amminoacidi (cisteina, arginina e glutammina).

  • Funzione di nutrimento

Il materiale che arriva indigerito al nostro intestino viene fermentato dalla flora batterica intestinale producendo così degli acidi grassi a catena corta quali acido butirrico e acetico i quali vengono utilizzati dalle cellule epiteliali come fonte energetica.

  • Aiuta i processi digestivi

La flora batterica intestinale è importantissima per quanto riguarda i processi di digestione ed assorbimento dei nutrienti, mentre aiuta il metabolismo di acidi biliari e bilirubina.

Quindi ricordiamoci ogni volta che mangiamo, che per un intestino felice è necessaria una flora batterica intestinale equilibrata. Vediamo ora, invece, la correlazione tra microbiota in disbiosi e problemi di respirazione.

Diaframma, respirazione e microbiota

Blocco del diaframma, infiammazione dei muscoli psoas e disbiosi intestinale possono avere un’importante correlazione.

Il muscolo psoas, che in realtà sono due muscoli, è poco conosciuto e poco trattato ma molto potente e massiccio. Garantisce postura, equilibrio. Quando nasciamo non abbiamo le curve fisiologiche della colonna vertebrale, che si formano nei primi mesi di vita. Quando dalla posizione supina ci mettiamo a pancia in giù e poi solleviamo la testa, questo permette di formare la prima curvatura, la cervicale.

Poi con la lenta acquisizione della postura eretta attraverso i suoi fondamentali passaggi, garantiti anche dai muscoli psoas, è possibile anche la formazione della naturale lordosi lombare, attraverso la trazione anteriore delle vertebre lombari.

Quando abbiamo una problematica di infiammazione intestinale, acuta o non acuta, una disbiosi cronica, cioè un’alterazione cronica del microbiota intestinale, anche il muscolo psoas può essere coinvolto. Questo può modificare drammaticamente la postura, con ripercussioni anche nella zone più alte del corpo, come torace, spalle, collo e articolazione temporo-mandibolare.

Quando parliamo di diaframma bloccato intendiamo dire che si muove poco, per la presenza di infiammazione e disbiosi, con difficoltà a fare respiri profondi.

Il diaframma, collegato allo psoas, è come dividesse in due il corpo: separa i polmoni dall’addome e dagli organi contenuti (stomaco, fegato e intestino), posti inferiormente. Con la respirazione diaframmatica si esercita un’azione meccanica benefica con un lavoro di flessione e di spinta verso il basso: una vera e propria spremitura. Il blocco del diaframma si riflette quindi anche sulla funzionalità epatica oltre che sull’intestino, e viceversa, cioè problemi epatici e intestinali possono bloccare il diaframma.

Si può tornare a un uso corretto del diaframma con esercizi di stretching, yoga, meditazione.
Ma la prima cosa che possiamo fare è molto semplice: controllare il nostro respiro, averne consapevolezza.

Toccandoci con le due mani, da sdraiati, la pancia e il torace, possiamo capire come respiriamo: cosa si muove di più? Possiamo poi fare in modo che ogni atto respiratorio sia accompagnato dal movimento di sollevamento dell’addome. Non serve forzare l’espirazione contraendo gli addominali, basta inspirare allargando la pancia e espirare senza spingere forte, in modo lento, graduale e controllato, anche emettendo un sibilo leggero, un soffio, costante e morbido. Con la mano accompagniamo la pancia per fare uscire l’aria.

Ovviamente, in relazione a ciò, è essenziale seguire attentamente le norme alimentari per evitare la disbiosi o per combatterla.

Dott. Francesco Garritano

Bibliografia:

  • Meldrum OW, Chotirmall SH. Muco, microbiomi e malattie polmonari. Biomedicinali. 2021 giugno 13;9(6):675.
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