Lo stress libera zuccheri… ma lo sapevate che anche gli zuccheri causano stress?

Lo stress libera zuccheri… ma lo sapevate che anche gli zuccheri causano stress?

Ansia, paura, tensione… Ovviamente ciò è un’emozione primaria, fondamentale per la nostra difesa e sopravvivenza: se non la provassimo non riusciremmo a metterci in salvo dai rischi. Ma non va bene quando vengono scaturite per colpa i un’alimentazione inadeguata. Leggiamo l’articolo per saperne di più! 

La verità sullo zucchero

Zucchero, zucchero ed ancora … zucchero! Lo zucchero da tavola, o zucchero bianco fa parte dei quattro veleni bianchi dell’alimentazione insieme al latte, alle farine raffinate ed al sale. Lo zucchero in qualche modo si comporta come una droga creando dipendenza ed è ormai certo che un’alimentazione che si possa definire realmente sana non debba prescindere dalla riduzione drastica / eliminazione di questo composto, ma di questo ho già detto ampiamente negli articoli sul sito precedenti quando ho parlato del raggiungimento della “calma insulinica” come principio cardine dell’essere in salute. Perché ritornare sull’argomento zucchero? Perché ritengo non sia chiaro ai più, visto quello che le persone mi dicono in studio, l’inutilità di sostituire lo zucchero bianco con lo zucchero di canna o lo zucchero di canna integrale!… sì, inutilità, perché in questo caso integrale non vuol dire migliore come invece è quando si parla di “cereali integrali e loro derivati”!

Zucchero bianco (raffinato a partire dal composto estratto dalla canna da zucchero), zucchero di canna e zucchero di canna integrale contengono, a parità di peso, la stessa quantità di saccarosio! Tutti e tre non sono “naturali”, ma sono estratti con processi chimici, pertanto sono da considerarsi alimenti di produzione industriale; l’unica differenza è che nel processo di produzione si toglie tutta la melassa (ottenendo lo zucchero bianco raffinato) o parte della melassa (lo zucchero di canna) o non si toglie la melassa (zucchero di canna integrale)… a onor del vero una differenza c’è: la melassa contiene vitamine e sali minerali, ma la loro concentrazione è così bassa che certo non penserei mai di introdurli attraverso questa via!

Badate bene … il problema più grande della nostra società non è tanto quell’unica bustina di zucchero con cui dolcifichiamo una bevanda, che rappresenta comunque, soprattutto se la bevanda è introdotto in uno stomaco vuoto, un improvviso carico di glucosio nel sangue con conseguente rilascio di insulina che rapidamente riporta i valori nella norma, anzi più sotto, generando rapidamente un immediato senso di fame, di debolezza ed la conseguente ricerca di cibo dolce, ma quanto il fatto che queste abbuffate di zucchero rapidamente disponibile le facciamo mille volte durante la giornata quando assumiamo un qualunque prodotto alimentare confezionato in cui lo zucchero è “nascosto” sotto forma di composti sconosciuti ai più rischiando fortemente di abusarne senza esserne consapevoli!! Lo zucchero non è mai stato un alimento proprio dell’uomo, lo è diventato negli ultimi anni cento anni, tanto che lo ritroviamo praticamente dappertutto … perché tutto questo? Perché lo zucchero ha una peculiarità … far sembrare buoni ed appetibili anche gli alimenti nutrizionalmente e qualitativamente scadenti! E non solo… lo zucchero fa anche stressare e creare più ansia!

Viviamo in un’epoca di stress… dalla vissuta situazione del Covid fino agli incessanti ritmi quotidiani di lavoro ed impegni…

Secondo il National Institute of Mental Health, i problemi legati all’ansia sono tra i più diffusi negli Stati Uniti. In Italia, lo studio epidemiologico ESEMED-WMH dimostra che circa 8 milioni di persone soffrono o hanno sofferto di stati d’ansia (attacchi di panico; fobie; agorafobia; fobia sociale; ansia generalizzata).

Siamo diventati sempre più suscettibili e stressati, rischiamo di attuare comportamenti impulsivi, frenetici e irrazionali che, se avevano un senso ai tempi delle caverne, ora rischiano di essere controproducenti. Ora si parla di stanchezza cronica, panico e ansia generalizzata, per cui un pericolo limitato e contenuto di contagio viene generalizzato percependo ogni situazione come rischiosa ed allarmante.

E’ vero, noi non siamo abituati per reggere situazioni di allerta o tensione troppo a lungo: in passato venivano risolte con attacco (se il predatore era meno forte di o noi) o fuga dalla situazione pericolosa, ma nei tempi moderni spesso si staziona in situazioni stressanti in modo continuativo. In alcuni soggetti si sviluppa poi una situazione di ipocondria, intesa come tendenza a eccessiva preoccupazione per il proprio stato di salute, fisica e mentale.

Oggi voglio spiegarvi che, oltre allo stress che è in grado di liberare zuccheri nel sangue, anche gli zuccheri stessi possono essere causa di stress… e non sono i cosiddetti cibi “consolatori” a cui tutti crediamo!

Lo stress di lunga durata come l’ansia, il dispiacere, la paura protratta per giorni, settimane, mesi, mette in serio pericolo la nostra salute sia dal punto di vista cardiovascolare, che immunitario.
Ma come avviene? Vediamo come lo stress agisce direttamente sulle difese immunitarie.

Quando si è stressati per colpa dei pensieri cattivi che ci accompagnano per mesi, il corpo produce molto cortisolo: è un ormone che riduce l’attività e la produzione dei linfociti, cioè globuli bianchi che ci difendono da virus, batteri e cellule tumorali. Lo stress di lunga durata (come l’ansia), mediante il cortisolo (liberato dai surreni) ha la proprietà di ridurre il volume del timo che è la ghiandola preposta alla crescita, maturazione e selezione dei linfociti. Quindi lo stress, rimpicciolendo il timo, riduce il numero dei linfociti che ci difendono.
Questo spiega il perchè quando una persona è stressata per lungo tempo, è predisposta maggiormente ad ammalarsi anche di influenza, raffreddore, allergie, malattie auto-immuni (eczema, psoriasi, etc.) e tumori.

Le persone tranquille e serene in genere hanno un timo molto sviluppato e quindi un sistema immunitario forte che meglio le difende da influenze e raffreddori. Al contrario, le persone tristi, ansiose, impaurite della vita, presentano un timo rimpicciolito per colpa del cortisolo e quindi hanno la tendenza ad ammalarsi più frequentemente, disponendo di un minor numero di linfociti-T.

La dieta ha un ruolo importante nella gestione dell’ansia, e quello di cui vi voglio parlare è proprio l’effetto della dieta, degli zuccheri, sull’ansia… e non è quindi solo l’ansia a far innalzare il livello degli zuccheri!

Una dieta bilanciata, una corretta idratazione, limitare l’assunzione di caffeina e alcol sono parte di una corretta abitudine. Ma ci sono ulteriori considerazioni che è possibile fare. Ad esempio, i carboidrati complessi vengono metabolizzati più lentamente e aiutando a mantenere bassi livelli di zucchero nel sangue, contribuiscono a restare più calmi.

Zuccheri, carboidrati raffinati, anche gli stessi dolcificanti, possono contribuire ad abbassare i livelli di energia, aumentare il nervosismo e i disturbi del sonno. Lo zucchero bianco raffinato, soprattutto, può essere causa di una condizione fisiologica denominata “ipoglicemia” ed è una delle cause principali che comporta l’esplosione di un attacco di panico. L’ipoglicemia altro non è che l’abbassamento dei livelli di zucchero nel sangue che provoca una serie di reazioni biochimiche e porta alla formazione dello stato d’ansia. Per spiegare in modo semplice questo meccanismo, bisogna fare riferimento a cosa accade al nostro organismo quando è sotto sforzo intenso:

a. Ad esempio, appena inizio una corsa, il mio organismo inizia a bruciare rapidamente gli zuccheri presenti nel sangue per formare ATP nelle cellule, molecola multi-energetica indispensabile per la loro funzionalità. Aumentando la loro attività, le cellule dovranno produrre più ATP e, di conseguenza, bruciare più zuccheri sottraendoli dal circolo ematico. Per far questo è indispensabile l’insulina che permette l’ingresso del glucosio dal sangue alla cellula e, a questo scopo, le cellule ne aumentano la sensibilità.

b. A questo punto, il nostro corpo avverte il repentino calo di zuccheri e accade una cosa molto semplice: si libera adrenalina. Il rilascio di adrenalina è stimolato da forti emozioni, in particolare la paura, e in generale in quelle situazioni dove sia prevedibile la necessità di una fuga, un combattimento o comunque un’aumentata attività fisica. Viene rilasciata dal surrene, a seguito della stimolazione del sistema nervoso, ed è indispensabile per aumentare i livelli di zuccheri nel sangue (la glicemia) e provoca aumento della frequenza cardiaca e del volume sistolico.

c. Questi meccanismi indispensabili permettono all’organismo di sostenere un’attività fisica e di non incorrere in carenze energetiche tali che potrebbero risultare fatali per l’organismo.

Questi meccanismi sono indispensabili se si sta volgendo dell’attività fisica, ma risultano problematici se si svolgono quando non stiamo facendo alcun esercizio fisico. È qui che si incorre nell’attacco di panico e nell’instaurarsi di uno stato d’ansia. Se quotidianamente assumo zucchero raffinato semplice che spinge fortemente sulla glicemia, alzandola notevolmente, causerà la conseguente liberazione di ingenti quantità di insulina che porterà tutto lo zucchero all’interno della cellula. Questa massiccia mobilitazione di insulina, detta iperinsulinemia (uno stato patologico che può risultare molto grave a lungo termine perché è causa di numerosissime sindromi metaboliche), provoca ipoglicemia in breve tempo e come contrasta il nostro organismo tutto questo? LIBERANDO ADRENALINA. L’adrenalina però causa tachicardia e agitazione e si manifesta, per cui, “l’attacco di panico”. Ma da questo discorso non è esclusa la caffeina, di cu ho parlato in un post alcune settimane fa, sulla mia pagina… essa, a sua volta, stimola il sistema nervoso che può provocare la liberazione di adrenalina (e altri ormoni come il cortisolo) dal surrene (il sistema nervoso regola direttamente l’attività surrenalica) e si manifesta, anche in questo caso, l’attacco di panico.

Una dieta ricca di cereali integrali, verdure e frutta è più salutare rispetto all’assunzione di carboidrati semplici che si trovano in alimenti elaborati. È inoltre importante non saltare i pasti. Farlo comporterebbe sbalzi nei livelli di zucchero del sangue che a sua volta accrescerebbe l’irritabilità e predisporrebbe dunque all’ansia.

L’asse intestino-cervello è allo stesso modo importante dato che una grande percentuale (circa il 95%) dei recettori della serotonina si trovano sulle parete dell’intestino. Molte ricerche stanno esaminando il ruolo potenziale dei probiotici nel trattamento dell’ansia e della depressione.

Essere rilassati e cercare di essere spensierati è la migliore medicina per rinvigorire il timo ed il sistema immunitario e prevenire molte malattie. Come fare? Provate innanzitutto a dedicarvi alla vostra casa, alle mansioni quotidiane, a praticare dell’attività fisica facendo jogging, camminate e corsette all’aperto, andare al mare, oppure a casa utilizzando cyclette, tappetino, ecc…

E perché no, dedicatevi a tanta cultura, a leggere, ad imparare, a preparare esami! Vi consigli la lettura di qualche mio libro presente nella sezione e-commerce, come “SOS – sistema immunitario” , “Attiva il metabolismo mangiando”, sul sito www.francescogarritano.com/negozio/

Dott. Francesco Garritano

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